San Leo (RN) - Maggio 2015

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giovedì 9 agosto 2012

Camaldoli, Pratomagno e Vallombrosa


Quale migliore destinazione per il classico "Camaldoli Agostano", girello ideato da Paolo a zonzo per il Casentino, stavolta poi leggermente in anticipo rispetto al solito ferragosto, se non il fresco delle foreste e delle alture ?



San Piero in Bagno è ormai il fisso luogo di appuntamento; mattino presto per scongiurare temperature africane che in questa estate rovente hanno imprigionato l’italico suolo in una morsa opprimente; stavolta poi andiamo non per il solito percorso (Passo della Calla) ma …
... sfiliamo il Passo Mandrioli ed in successione il Fangacci per essere presto all’Eremo; sosta veloce ed il pensiero corre agli anni precedenti con momenti che tornano in mente.

Un tuffo nella valle del casentino sino a Ponte a Poppi dove attacchiamo il Pratomagno via Quota, splendido borgho montano.
La sterrata è facile, larga ed abbastanza comoda; ogni tanto qualche tratto con ciottoli più smossi costringe a qualche zig zag ma l’andatura turistica consente una salita agevole con Scottona che, in lontananza a scongiurare la polvere sollevata dall’aitante Amelia, compare sempre negli specchietti.



Al bivio per la croce di Pratomagno o Secchieta il grazioso chalet-ristorante "Da Giocondo" ci accoglie per un buon caffè e dei dolcetti che, la sempre sapiente, Giovanna ci offre per la gioia del ns. palato.
Profitto di un colpo di fortuna che mi regala 2 cinghiali in bella mostra:


Quello grigio nero leggermente più attempato, di un puzzo !!! 


Riprendiamo il ns. percorso sul crinale del Pratomagno senza curarci della croce sino a Montemignaio dove, poco dopo 3 grosse pale eoliche ed un centro destinato a ripetitori di frequenze radio-televisive, finisce la sterrata.


Parco Eolico di Montemignaio

Cima Ovest del Pratomagno

Alla ns. destra è scorso tutto il Casentino con la sue foreste in bella evidenza; a sinistra invece il Valdarno.




E’ arrivata l’ora di pensare al pranzo e cosa meglio della schiacciata della Consuma con prosciutto crudo casentinese, anticipata dalla schiacciatina alla cipolla ?
Forse il modo di gustarla e difatti non sostiamo al parcheggio dello chalet sul passo ma scendiamo all’interno della foresta  di Vallombrosa dove, seduti ad un tavolo al fresco dell’ombra della fitta vegetazione, consumiamo il prelibato pasto. 

Un clima da far invidia e ci tratteniamo a lungo con il solo intermezzo di una fugace visita al Santuario dell’omonima località.


Santuario di Vallombrosa


Il caldo però ci riporta ben presto al tavolo prima abbandonato per una ulteriore sosta condita da racconti, prossimi appuntamenti, aspettative e speranze.
Gran bella cosa poter stare con persone Amiche.

"Oscar basta fotografarmi" (Giovanna docet)

Ma come spesso accade la piacevole frequentazione ed il divertimento hanno tempi veloci ed ecco che come sempre arriva l’ora di ripartire: scendiamo sino a Stia  dove salutiamo gli amici diretti a Forli, via Passo della Calla, che poi dovranno raggiungere Marina Romea, noi invece scorriamo tutta la valle del Casentino per aggirare Arezzo ad ovest e rientrare via Scopetone in Umbria ovvero a casa.
Un Camaldoli tutto diverso dalle passate edizioni, almeno alle 4 precedenti che hanno visto la mia partecipazione; un Camaldoli bellissimo e probabilmente un Camaldoli unico come unica è l’Amicizia per Paolo e Giovanna.


Castello di Poppi






1 commento :

  1. Bel girello, belle foto ma soprattutto bei ricordi che hai ripescato nel tuo cuore e nel tuo archivio fotografico per condividerli con noi.

    Grazie

    Max

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