San Leo (RN) - Maggio 2015

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lunedì 20 agosto 2012

MareMoto



Tranquilli non mi riferisco ad un evento sismico al largo della costa ravennate, solo il WE appena passato con gli amici Paolo e Giovanna che stavolta, assieme alla terzogenita Chiara, ci danno ospitalità nella loro casa al mare in quel di Marina Romea.
L’invito ricevuto non poteva di certo rimanere insoddisfatto ed allora venerdì 17 (si dice che porta sfortuna) nel tardo mattino il trasferimento; risaliamo la caldissima valle del Tevere lungo la E45; la sosta al monte Fumaiolo è tappa d’obbligo per sfuggire al sole rovente che caratterizza questa estate italiana.
Visita alla sorgente del biondo Tevere, gustosa pausa rinfrescante all’ombra del fitto bosco e planiamo nella torrida calura pomeridiana del cesenate sino ad arrivare a destinazione.
Sorprendiamo i padroni di casa, sdraiati nel giardino di casa, in un momento di relax e stavolta contrariamente al solito il Paolo non fa in tempo a fotografare il ns. arrivo.
Serata di chiacchiere ed ottima cena e non potrebbe essere altrimenti con la padrona di casa; consueto parlottare di moto e programmi futuri e per finire cambio di programma del giorno successivo: non più il giro sul delta del Po’, troppo caldo;  ripieghiamo su una più salutare girata su per il passi dell’Appennino.
Le signore avevano già deciso che non sarebbero venute con noi, profittavano del tempo per 4 passi in spiaggia ed una uscita in bici sulla pineta.
Presto di mattino, dopo la gustosa colazione, ci mettiamo sulla strada: Faenza, Modigliana e Tredozio; all’improvviso viene in mente una veloce visita a Ginoe su al suo Vulcanetto che è sempre un bel posto da visitare.
Salutato l’amico Ginoe torniamo dietro in paese a Tredozio ed ecco l’altra pensata: viriamo a sinistra per la sterrata del Monte Tramazzo ovvero la Strada Provinciale 86 che sale dietro l’Agriturismo Casa Ponte, già teatro di altre piacevoli soste ristoro.
La strada polverosa, non potrebbe essere diversamente vista la siccità di questa stagione estiva, è piacevole e non presenta particolari difficoltà nei sui circa 13 Km. di sviluppo; ci fermiamo per delle riprese alternate ed ovviamente ci divertiamo come ragazzini.
In cima al valico sulla sinistra una strada non percorribile dai mezzi a motore mi attira ma la segnaletica mi obbliga la discesa verso l’altra Provinciale, la n. 55 che ci porta a San Benedetto in Alpe.
Attacchiamo quindi il Muraglione, poche le moto e tanto il gusto di belle curve in sequenza; Paolo dietro sembra voglia allenarsi al corso di guida che a breve lo vedrà protagonista; alle volte gli occhi vanno verso lo specchietto per vederne le “evoluzioni”.
Sosta ristoro da Giovannino su in cima al passo, qualche foto, qualche impressione e qualche opinione sulle moto lì ferme, molte degli aitanti smanettoni  che, seduti con le tute di pelle semicalzate, bevono per rinfrescarsi: il gran caldo inizia infatti la sua comparsa.
Riprendiamo il ns. tragitto diretti verso la Calla e quindi dopo poca strada a scendere verso Firenze sulla SS 67 svoltiamo a sinistra per il valico 3 Faggi ovvero, per la Strada Statale dei Rabbi.
Arriviamo al bivio per Fiumicello e Corniolo, un tempo strada sterrata ora invece depolverizzata; parecchia la gente che si accaparra i tavoli sparsi all’interno del bosco; oggi è pic-nic collettivo !!!
Arrivati a Corniolo saliamo sino all’Alpen Bar dove, vista l’ora, ci gustiamo una buona piada con prosciutto.
Anche qua sosta al fresco dell’ombra della Foresta Casentinese e mentre parliamo  ecco un’altra bella idea: un veloce rientro per andare a trovare le signore al mare e quindi farci un bel bagno.
Santa Sofia, Meldola, Forlì e Ravenna, dove profittiamo dello sconto carburante dell’ENI, scorrono lungo la strada del ns. rientro a Marina Romea; ben presto siamo in spiaggia per immergerci nel caldo mare: qualche tuffo, qualche bracciata e soprattutto parecchie risate accompagnano il nostro bagno; rimaniamo sempre vicini, come gli inseparabili bambini e/o ragazzini; un pò cresciuti e soprattutto ormai senza più capelli.
Stiamo a mollo parecchio ma non ci perdiamo il magnifico tramonto sulla laguna posta sul retro di Marina Romea, son solo 2 passi dalla casa di Paolo e lo spettacolo è  a dir poco sublime.
Serata da gran signori; pesce per cena e girata notturna finale per le bancarelle del mercatino ma la stanchezza ha il sopravvento e ben presto rientriamo per una dormita ristoratrice.
Risveglio mattutino con passeggiata sul bagnasciuga che anticipa una colazione dall’ora tardiva ma non per questo meno importante del solito; del resto con Giovanna il cibo è una garanzia sia per qualità che per quantità.
E non poteva essere da meno il pranzo di pesce della domenica, roba da gran signori anzi da grandi DF: spaghetti alle vongole, grigliata con sarago, coda di rospo e spiedini di gamberetti … insomma un pranzo coi baffi che ci regalano i ns. amici; pensavo di esser invitato ad una festa … o forse era una festa !!!
Rientriamo nelle ore più calde del pomeriggio, a casa abbiamo impegni non rinviabili, l’aria è calda e arrivano folate di vento che sembra ardere sulle guancie ben esposte dal casco modulare aperto ma … è lo stesso calore della gratitudine che serbiamo per i cari amici che ci hanno ospitato …
Un WE bellissimo, tremendamente magnifico, proprio un travolgente MareMoto !

Fotogallery                                                           Itinerario  


giovedì 9 agosto 2012

Camaldoli, Pratomagno e Vallombrosa


Quale migliore destinazione per il classico "Camaldoli Agostano", girello ideato da Paolo a zonzo per il Casentino, stavolta poi leggermente in anticipo rispetto al solito ferragosto, se non il fresco delle foreste e delle alture ?



San Piero in Bagno è ormai il fisso luogo di appuntamento; mattino presto per scongiurare temperature africane che in questa estate rovente hanno imprigionato l’italico suolo in una morsa opprimente; stavolta poi andiamo non per il solito percorso (Passo della Calla) ma …
... sfiliamo il Passo Mandrioli ed in successione il Fangacci per essere presto all’Eremo; sosta veloce ed il pensiero corre agli anni precedenti con momenti che tornano in mente.

Un tuffo nella valle del casentino sino a Ponte a Poppi dove attacchiamo il Pratomagno via Quota, splendido borgho montano.
La sterrata è facile, larga ed abbastanza comoda; ogni tanto qualche tratto con ciottoli più smossi costringe a qualche zig zag ma l’andatura turistica consente una salita agevole con Scottona che, in lontananza a scongiurare la polvere sollevata dall’aitante Amelia, compare sempre negli specchietti.



Al bivio per la croce di Pratomagno o Secchieta il grazioso chalet-ristorante "Da Giocondo" ci accoglie per un buon caffè e dei dolcetti che, la sempre sapiente, Giovanna ci offre per la gioia del ns. palato.
Profitto di un colpo di fortuna che mi regala 2 cinghiali in bella mostra:


Quello grigio nero leggermente più attempato, di un puzzo !!! 


Riprendiamo il ns. percorso sul crinale del Pratomagno senza curarci della croce sino a Montemignaio dove, poco dopo 3 grosse pale eoliche ed un centro destinato a ripetitori di frequenze radio-televisive, finisce la sterrata.


Parco Eolico di Montemignaio

Cima Ovest del Pratomagno

Alla ns. destra è scorso tutto il Casentino con la sue foreste in bella evidenza; a sinistra invece il Valdarno.




E’ arrivata l’ora di pensare al pranzo e cosa meglio della schiacciata della Consuma con prosciutto crudo casentinese, anticipata dalla schiacciatina alla cipolla ?
Forse il modo di gustarla e difatti non sostiamo al parcheggio dello chalet sul passo ma scendiamo all’interno della foresta  di Vallombrosa dove, seduti ad un tavolo al fresco dell’ombra della fitta vegetazione, consumiamo il prelibato pasto. 

Un clima da far invidia e ci tratteniamo a lungo con il solo intermezzo di una fugace visita al Santuario dell’omonima località.


Santuario di Vallombrosa


Il caldo però ci riporta ben presto al tavolo prima abbandonato per una ulteriore sosta condita da racconti, prossimi appuntamenti, aspettative e speranze.
Gran bella cosa poter stare con persone Amiche.

"Oscar basta fotografarmi" (Giovanna docet)

Ma come spesso accade la piacevole frequentazione ed il divertimento hanno tempi veloci ed ecco che come sempre arriva l’ora di ripartire: scendiamo sino a Stia  dove salutiamo gli amici diretti a Forli, via Passo della Calla, che poi dovranno raggiungere Marina Romea, noi invece scorriamo tutta la valle del Casentino per aggirare Arezzo ad ovest e rientrare via Scopetone in Umbria ovvero a casa.
Un Camaldoli tutto diverso dalle passate edizioni, almeno alle 4 precedenti che hanno visto la mia partecipazione; un Camaldoli bellissimo e probabilmente un Camaldoli unico come unica è l’Amicizia per Paolo e Giovanna.


Castello di Poppi