San Leo (RN) - Maggio 2015

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giovedì 14 novembre 2013

Colors of Autumn in Tuscany


















Ci sono giornate talmente belle e significative che è quasi impossibile riuscire a far comprendere agli altri le sensazioni vissute ed i sentimenti provati.

Per chi, come me, non ha particolari abilità narrative diventa quasi un'impresa, ed allora ci si rifugia ed affida alle immagini che, senza parole, raccontano più di qualsiasi altra cosa.

Buona visione da Oscar e Marinella:  Colors of Autumn in Tuscany


domenica 10 novembre 2013

Castello di Procopio (Procoio)




Alcuni studiosi sostengono essere di origini risalenti al XII secolo ed eretto per volontà di Federico Barbarossa per controllare la fertile piana del Tevere.
Altri invece ritengono che l'inizio della sua edificazione sia avvenuta almeno 2 secoli successivi e che sia stato costruito come monastero. 
Di sicuro c'è che il Castello, nel tempo in avanzato stato di degrado, è stato negli anni passati acquistato da una società facente capo ad un magnate russo; si è provveduto ad un profondo consolidamento strutturale, una ristrutturazione ed un restauro con la finalità di trasformare l'imponente costruzione in un accogliente resort di lusso.

Mi avvicino o meglio aggiro le pendici del Monte Tezio da nord-ovest, provengo infatti dai colli posti sopra al lago Trasimeno e sto rientrando verso casa, non per le solite strade.

Prima della porta di accesso a Perugia (Porta Sant'Angelo) decido, quando ancora sono nella stretta valle posta fra il Tezio ed il Malbe, di svoltare  a sinistra ed evitare la città.

Migiana di Monte Tezio è il passaggio per raggiungere la valle del Tevere e quindi casa, salendo verso Poggio del Sole l'indicazione Castello di Procopio (Procoio) rapisce la mia attenzione e non posso esimermi dal dare un'occhiata. 

Purtroppo il Castello, appunto di proprietà privata, oggi presenta l'accesso chiuso e non mi resta che ammirarlo da lontano.

Scendo leggermente a mezza costa il monte e mi fermo al minuscolo borgo quasi abbandonato di Migiana di Monte Tezio: una chiesa, alcuni caseggiati abbandonati, poche altre costruzioni abitate, la fonte con a fianco le due vasche dei lavatoi fulcro della vita nei tempi andati, il silenzio.

La piana del Tevere attraversa il mio orizzonte da sinistra a destra senza soluzione di continuità, sui monti e colli si intravedono timidamente i primi colori autunnali. 

Alle spalle il Monte Tezio non riesce a nascondere dei nuvoloni minacciosi, oggi è infatti prevista in Umbria una perturbazione accompagnata da abbondanti rovesci. 

Risalgo in moto dopo aver fissato qualche immagine, rientro a casa felice. 
























domenica 13 ottobre 2013

Week End al Castagneto


Un bellissimo fine settimana in allegria, grazie ai cari amici Paolo e Giovanna, trascorso al loro Castagneto per la raccolta annuale dei marroni.




Quest'anno particolarmente ricca a vedere e sopratutto sentire la gran quantità di ricci che cadono in ripetizione, con tonfo sordo, mentre chini raccogliamo i grossi ed invitanti frutti. 

Il terreno è infatti ricoperto da uno strato di gusci spinosi che cadendo al suolo si aprono e fanno rotolare i frutti contenuti al loro interno.  

Uno, due, tre secchi e poi ancora cassette, cesti; insomma un raccolto di gran quantità e di prelibata qualità.

Ogni volta che ci si alzava per "stirare" la provata schiena subito ci si riabbassava per raccogliere altri marroni che gli occhi, involontariamente, cercavano a terra; praticamente tornando giù alla casa, con il cesto pieno, ci si ritrovava le tasche piene zeppe del prelibato frutto !!!




Ovviamene non poteva mancare qualche allegro e leggero episodio che i sapienti e consumati "burloni" (Caino ft. Paolo2145) mettevano in scena: Questo il migliore 

sabato 28 settembre 2013

Girello di fine estate con Paolo2145

E' dall'Alp_Raid ovvero fine luglio che non avevo avuto occasione di girellare in moto assieme a Paolo.

Durante le consuete telefonate settimanali avevamo già da tempo stabilito un incontro per un girello (possibilmente una volta al mese a metà strada), sinora però impegni diversi non avevano consentito l'appuntamento.

Stamane alle 8:50 puntuale a San Piero in Bagno trovo finalmente Paolo con la sua fiammante Rally (Torello) ad aspettarmi; non riesco mai ad anticiparlo, arriva sempre lui per primo ad ogni appuntamento; credo che gli faccia anche piacere e allora non è che mi impegni più di tanto per batterlo sul tempo.

Il giro, stavolta è toccato a me "pensare" al percorso (ultimamente però troppo spesso), è un classico dell'Appennino tosco-romagnolo: Valico del Carnaio, Santa Sofia, Corniolo, Campigna, Passo della Calla, Stia, Valico Croce a Mori, Londa, Pomino, Passo della Consuma, Poppi, Badia Prataglia, Passo dei Mandrioli e giù a chiudere l'anello a San Piero in Bagno dove, al ristorante dell'Hotel Bologna, godiamo di una eccellente tagliata ai funghi porcini (posto di comprovata qualità).

Strade quasi deserte con pochi motociclisti incrociati; una bella andatura costante, regolare che è deliziata dallo scorrimento della moto senza aperture di gas e frenate violente, insomma un bel passo con brio.

Chiacchiere ovvie sulle moto, sui giri, sui viaggi fatti e da fare (chissà il futuro...) ma ora il progetto per ambedue di acquistare una action camera da casco.

Le ore scorrono inesorabilmente più veloci quando ci si diverte e si sta bene; così come l'estate che è finita come ci ricorda la giornata grigia con temperature mattutine autunnali anche se a metà dì, durante il rientro a casa, il caldo (26°C) si farà sentire.

Alzo la mano all'ingresso della E45 a salutare l'Amico diretto a nord con la promessa che entro ottobre rifaremo il giro stavolta però in direzione opposta.















lunedì 19 agosto 2013

Regina all'Infernaccio

E' già passato un mese esatto dall'ultimo girello con Regina; domenica 18 agosto u.s. decidiamo di concederle un percorso fra i più classici del Centro Italia, ovvero il giro dei Sibillini, rigorosamente  in senso orario.
A sua volta questo bellissimo itinerario (Fiastra, Pintura, Sarnano, Montefortino, etc.) è già da un pò di tempo che non trova presenza nell'annuale curriculum; per farci quindi perdonare dedichiamo, oltre al giro in sella alla nostra favolosa Regina, anche un paio di ore per una escursione alle sinora a noi sconosciute Gole dell'Infernaccio ubicate nei pressi di Montefortino.

Non servono molte parole per descrivere la bellezza che la natura, nel corso dei secoli, ha lasciato alla ns. vista, basta infatti ammirare le immagini.

Risalire il torrente Tenna, le cui acque scivolano rumorosamente ed impetuosamente a valle, è una bella esperienza; senza neanche accorgersi ci si trova fra due pareti rocciose che non permettono ai raggi solari di penetrare tanto è stretto in alcuni punti il passaggio.

Ma le gole nel corso del tempo, pur essendo ben poco accoglienti, non sono sfuggite all'uomo: uno sbarramento artificiale costruito da monaci camandolesi lungo il corso del torrente e  meglio ancora una galleria a servizio della transumanza del bestiame ci ricordano le vere origini delle genti del posto.

La fatica, connessa all'elevato tasso di umidità nelle gole ed il cammino non sempre semplice, è ampiamente ripagata dalle viste che rapiscono continuamente lo sguardo.
All'uscita, nel tratto del ritorno, a sinistra il monte Priora si erge maestoso con forme e profilo da cartolina.

Bello l'aver abbinato un giro in moto con una salutare e bellissima escursione lungo uno dei tanti sentieri dei favolosi Sibillini.

Lago di Fiastra (vista da Fiegni)

Monte Bove (vista da Pintura di Bolognola)

Versante verso Sarnano

Santuario Madonna dell'Ambro

Montefortino






























Monte Priora






 Montegallo


Monte Vettore



domenica 11 agosto 2013

Rose per Camaldoli 2013




Anche quest'anno non abbiamo rinunciato alla nostra visita all'Eremo.
Come tradizione, per la verità "importata" dall'amico Paolo, dedichiamo un giorno intorno al Ferragosto per una visita a Camaldoli alla ricerca del fresco che i boschi donano ai visitatori.
Stavolta, complice le vacanze "francesi" degli amici Paolo e Giovanna, ci ritroviamo soli a girellare per le strade che ormai conosciamo bene, il percorso è quello più tradizionale per chi provenie da sud ovvero dall'Umbria.
Risaliamo il lago del Doglio nella sua sponda sinistra diretti a Pieve Santo Stefano dopo aver aggirato Anghiari.
Valico dello Spino e Chiusi della Verna per un rigenerante caffè.
Biforco, Badia Prataglia e Camaldoli.





Il silenzio all'interno dell'Eremo, pur con tanta gente presente per le visite guidate, comanda di gran lunga l'atmosfera di metidazione; il pensiero non può che non andare a chi ha intrapreso il viaggio verso il Regno dei Cieli per poter gioire della vita eterna.

Rose bellissime di vari colori sul giardino frontale alla Cella di preghiera di San Romualdo.

Queste le fresche e coloratissime immagini che più ricordiamo e vorremmo sempre ricordare con affetto.