Quì:
Santuario delle Celle posto a mezza costa sul monte Egidio che protegge Cortona (AR) dal gelido vento proveniente da Nord, la mia direzione di arrivo.
E' un posto promesso tante volte a Giorgio e che molteplici vicessitudini nonchè separati impegni hanno sempre tenuto fuori dalla sua vista; immancabilmente quando ne parlavamo così lui si esprimeva: "tanto il Santuario è sempre lì ed una volta sarà quella buona"
Provengo dall'alta valle del Tevere in un giovedì assolato ma freddo e spazzato dal vento; il passo Cerventosa (nome appropriato) mi accoglie in un silenzio interrotto solo dal mio passaggio e dalle raffiche della Tramontana che fanno respirare un'aria fesca e giovanile, ripulita appunto dalla natura. Sulle pendici scorre la strada che collega la verde Umbria alla rigogliosa e sempre bellissima Toscana; presenta ai lati ancora neve che le ombre del bosco proteggono quasi a difendere quell'esile presenza che l'inesorabile scorrere del tempo farà sparire.
Rivoli d'acqua limpida attraversano il manto stradale provenienti dalla fitta boscaglia e frantumare il loro corso chiudendo rispettosamente la manetta del gas è azione ripetitiva; ben anche son giorni che non piove, il monte è intriso d'acqua.
Raggiungo il tornante in discesa a sinistra sopra Cortona che ancora non mostra le sue mura di cinta e quindi il bivio per la stretta via d'accesso al Santuario; fermo la moto a sinistra del portale d'ingresso
il silenzio del mio pensiero a Giorgio.
Le giornate son ancora corte e devo rientrare prima di buio; riparto ma non del tutto convinto, ancora non ho completamente realizzato un certo qualcosa ed infatti a breve, lasciando alle spalle la bellissima Cortona che sfilo rispettoso dal suo lato Ovest, nella mia mente si fa largo un pensiero, forte, deciso, prorompente ed è inutile resistere:
"Tutto deriva da questa emozione che scoppia dentro ogni qual volta si inserisce la chiave nel quadro si preme lo start
e via............................... la strada ci accoglie"
e via............................... la strada ci accoglie"
Giorgio, riparto da quì ma ... sarai in sella con me sempre.
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