Drinn … la sveglia, puntata alle ore 6:00, non fa in tempo a suonare il secondo allarme, la mia mano infatti ha già azionato il pulsante off; così inizia quest’altra avventura motociclistica.
La moto è carica, tutti i consueti
preparativi, ormai rituali, sono stati preparati il giorno prima; manca
soltanto un buon caffè che rimarchi l’atteso risveglio oltre ovviamente la
vestizione.
Alle 7:00 siamo già in strada, Amelia
ha pochi Km. alle spalle e necessità di una bella sgroppata; azioniamo gli
interfoni ed iniziamo il trasferimento verso Rocobilaccio.
La meta iniziale è infatti il
Santuario di Boccadirio interposto fra la
A 1 e Castiglione dei Pepoli.
La prima sosta è avvenuta in
autogrill nel Valdarno; ci ha visto sfiorare qualche goccia d’acqua.
Il Santuario è incastonato nel
bosco e le pendici dei rilievi lo riparano dai venti che soffiano da nord;
inizia qua la ns. rassegna fotografica.
Il cielo ad ovest dove siamo
diretti, marca due situazioni contrastati, sereno e ventoso sul versante
emiliano, nuvoloso ma in dissolvimento su quello toscano.
Riprendiamo la strada verso
ovest, siamo destinati in Garfagnana ma vogliamo entrarci da nord; quindi
scorriamo in sequenza i Laghi di Brasimone e Suviana (vedremo un’infinità di
centrali idroelettriche) ed all’altezza di Badi ci teniamo a nord-ovest per
imboccare la fascinosa Strada Provinciale 632 sino a San Marcello Pistoiese.
Qua inizia l’ascesa per il passo
dell’Abetone, rinomata stazione sciistica Toscana, la strada è bagnata, ha
piovuto da pochissimo ma il cielo si apre al sereno, i venti provenienti da
nord-est stanno rapidamente cambiando il meteo per i prossimi giorni.
All’Abetone nulla di particolare interessante
se non che la località deve il suo nome al fatto che lungo la strada in
prossimità della curva stretta di valico era piantato un abete gigante.
Scendiamo sino quasi a
Pievepelago, prima del paese la svolta a
sinistra verso il Passo delle Radici: questa è la nostra porta per la Garfagnana.
Brevissima sosta lungo la strada
per gustare un genuino panino confezionato dalle sapienti mani di Marinella e
poco dopo l’ora di pranzo siamo al passo per il caffè.
Prima però ci concediamo una
breve visita a San Pellegrino in Alpe, un paesino da cartolina con la vallata
frontale solcata dal torrente Castiglione che ne amplia la sperduta posizione.
Consumato il caffè all’interno
del bar ristorante al passo ci incuriosisce una sterrata; quella che da Foce di
Terrarossa risale sino ai margini dell’Orecchiella.
Mi dicono al bar che la strada è
fattibile ma è molto piovuto ed addirittura salendo la stessa di quota potrebbe
esserci neve.
Niente placet di Marinella ma i
propositi sterrati non sono certo terminati. Allora viriamo a valle ed all’interno
del paese di Sassorosso la disfatta ! Un tale incontrato lungo la strada mi
dice, scuotendo la testa, di non portare la moto a rovinare sulla strada
sterrata, che è troppo bella; faccio l’occhiolino ma la sua presumibile moglie
cala l’asso: “Stì mariti e nun ci pensan mai a noi donne !!!”
Non do neanche il tempo a
Marinella di dire qualcosa che lancio l’idea di visitare il paesino.
Dopo aver fotografato lo stupendo
borgo scendiamo alla meta del ns. soggiorno: Castelnuovo di Garfagnana, Albergo
Il Carlino, segnalato dell’amico Romualdo.
Lo consiglio per l’ospitalità, la
disponibilità e non ultimo il trattamento economico; visti i tempi !
E’ presto e quindi come da
programma dopo aver visto dove è posizionato l’albergo iniziamo la prima di due
escursioni mirate già in fase di preparazione del viaggio:
Passo del Vestito con sosta alla
fantastica Isola Santa, borgo da fiaba che baciato dal sole ardente in un cielo
sereno, ci ammalia a non finire.
Su al passo all’uscita dalla
galleria sotto di noi le cave di marmo; il bianco di Carrara abita quì ed
all’orizzonte la stretta fascia dell’irto rilievo non evita la vista del mar
Ligure. Impressionante le dimensioni dei blocchi di marmo che vengono tagliati
precisi come sotto una affettatrice.
Torniamo indietro e in prossimità
di Castelnuovo svoltiamo a sinistra direzione Aulla; la nostra meta è il lago
di Vagli che visitammo tanti ani addietro quando eravamo ancora fidanzati;
all’altezza di Camporgiano giriamo a sinistra e ben presto arriviamo a Vagli di
Sotto; ovvia sosta e visita accurata al paese,
caratteristiche le stradine corte ma ripide che salgono sino alla piazza
principale, spesso anche costituite da scale, il reticolato delle viuzze è
completato da passaggi di collegamento concentrici.
Un buon decaffeinato pomeridiano
e via saliamo a Vagli di Sopra che offre, solo dopo la chiesa, una discreta
vista al lago dall’alto.
Si accende improvvisa ed
irrazionale una idea: inutile ripercorrere la strada solita, qua non siamo in
alta montagna e dico a Marinella che qualche altra strada che riporti sulla
statale dovrà pur esserci, consulto la mappa ma non vedo niente ed allora
chiedo davanti al barretto del piccolo centro la possibilità di arrivare ad una
frazione (Roggio senza tornare indietro) due ragazzi quasi si mettono a ridere
e mi ripetono grosso modo le solite cose; c’è una sterrata, ma è piovuto molto
e sicuramente sarà tutta ruscellata dall’acqua, è piovuto una settimana intera
quà. Marinella coglie la palla al balzo e mi dice perentoria: “Ma lo senti ? Perché
vuoi insistere ?”
“Se non è fattibile giriamo e
torniamo dietro”, rispondo deciso; i ragazzi restano in silenzio e si guardano
incuriositi.
Dopo la cortissima discesa a
centro paese tiro dritto direzione Roggio, incontriamo una signora e Marinella
vuole sentire anche lei; “Ma cosa vuoi che ne sappia questa che è anche
anziana”; insomma mi fermo, sapete le donne … risposta dell’anziana a ma
arzilla signora: “Certo che ce la fa una moto come la sua, altrimenti cosa l’ha
comprata a fare !!!”
Incasso il via libera inaspettato
ed imbocchiamo la strada sterrata che si presenta non lunghissima ma dei tratti
son veramente impegnativi dal fango e dal ruscellamento dell’acqua che ha
scavato solchi profondi anche 10/20 cm. il problema maggiore è nelle curve in
corrispondenza del cambio di pendenza del monte, infatti il ristagno dell’acqua
ha creato la classica pozzanghera da prender piena ed in tiro se si è da soli
ma da cercare di evitare a margine del bosco, verso monte se si è in due e soprattutto
carichi.
Amelia però comprese le valigie è
troppo larga e qualche volta siamo dovuti entrare nelle pozze, con piena
soddisfazione nel mio stivale sinistro nel frattempo divenuto color marrone.
Raggiunto il paese di Roggio e
sino all’albergo non perdiamo di centrare, ad andatura lenta, tutte le
pozzanghere di acqua “pulità” in modo da presentarci un po’ dignitosi al ns.
arrivo.
Riusciamo a portare le valigie
inzaccherate in camera, faranno successivamente una doccia con me.
La serata si chiude con una gran
bella minestra di farro e delle squisite salcicce alla griglia contornate da
patate, di dolce gustiamo un croccantino di budino al cioccolato; a tavola inoltre
la mia promessa a Marinella di alt agli sterrati almeno per questa gita.
Visita serale al centro di
Castelnuovo Garfagnana e poi a nanna: il giorno seguente abbiamo in programma
un bel percorso.
Il secondo giorno lo dedichiamo
interamente al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano; saliamo subito in loc. Pieve Fosciana dove un
lavaggio rende Amelia più pulita e lungo la strada ammiriamo Castiglione di
Garfagnana, bellissimo borgo intravisto dall’alto il giorno antecedente
scendendo dalle Radici.
La direzione che prendiamo è per
il Passo Pradarena e la strada, minuziosamente scelta in precedenza, transita
via Corfino e soprattutto per lo splendido e fiabesco spiazzo di Pania di
Corfino dove ci regaliamo una sosta nel silenzio assoluto, siamo infatti soli.
Riprendiamo l’ascesa continuando
per Sillano e poi ancora Capanne di Sillano attraversando una boscaglia fitta
ma che in qualche punto regala viste
stupende.
Al passo troviamo solo 20 cm . di neve a bordo
strada, continuiamo e poco dopo Ospitaletto svoltiamo a sinistra via Vaglie per
risbucare a Collagna; da qua l’ascesa dal lato emiliano del passo del Cerreto
che ripeteremo nel pomeriggio a completamento di un anello.
Al bar ci concediamo un caffè e
dopo esserci sgranchiti le gambe riprendiamo la via scendendo sino a Fivizzano
al cui interno svoltiamo a destra per Licciana Nardi.
Raggiunta la località dirigiamo
Amelia a destra direzione nord verso il Passo del Lagastrello che superiamo di
slancio.
E’ ora di pranzo ed occorre
decidere se continuare ad avanzare a zig-zag per la cresta appenninica (Passo
del Cirone) oppure cercare una variante che ci riconduca al Cerreto senza
riscendere molto a valle; lo stabiliamo al tavolo della locanda La Montanara sita in loc. Miscoso (RE) dove la
titolare ci consiglia di arrivare sino a Succiso e continuare valicando il
monte, che ci indica da una delle finestre del locale.
Miglior consiglio non poteva
certo capitarci ed il Passo Scalucchia, sconosciuto ai più, regala uno dei
tratti di strade montane fra le più belle percorse.
La strada stretta ma dal fondo
perfetto ci riconduce a Collagna dove tramite il Passo Cerreto riscendiamo sino
a Castelnuovo di Garfagnana.
La nostra due giorni si conclude
praticamente quà, infatti la mattina del terzo giorno è utilizzata per il rientro a casa che vede una sosta al
famoso ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano, alle porte di Lucca, ed una visita
a casa dei conoscenti di antica data, dirimpettai di dove ha abitato Marinella
per circa 20 anni; Franco (livornese doc) e Teresa.
Bel giretto e belle foto.
RispondiEliminaLa Garfagnana è sempre un incanto.
Mi segno Il Carlino per un'eventuale prossimo blitz in zona.
Max
Questa è la più bella di tutte:
RispondiElimina- risposta dell’anziana ma arzilla signora: “Certo che ce la fa una moto come la sua, altrimenti cosa l’ha comprata a fare !!!” -
Da giovane la signora deve essere stata un bel peperino. Bel report, sarà ora che anche io rispolveri la memoria per scrivere il mio dell'anno scorso.
Voto 10 alla signora prima dello sterrato!!!
RispondiEliminaBel giretto, sono zone che conosco abbastanza bene, le trovo fantastiche sia per il paesaggi e le strade ma soprattutto perchè sono poco frequentate e quindi il relax e il godimento sono al massimo!!