Complice una influenza improvvisa che ha messo fuori causa un possibile compagno di motogita, mi ritrovo a girellare in moto da solo ed, a differenza di quanto programmato, a dover cambiare meta.
Quale sarà la miglior meta per dare un senso compiuto ad un improvviso girello in solitaria non pensato e neanche cercato ?
Nessuna è la miglior soluzione, affido infatti all'istinto ed alla decisione del momento la direzione da prendere agli incroci che incontro.
I miei pensieri, mentre conduco la moto, non contemplano mai il verso da prendere e neanche elaborano se è meglio transitare su una strada piuttosto che un'altra, anzi la sottile e voluta speranza è "continuare a perdersi".
Perdersi nella passione e nel godimento che le sensazioni dell'andare in moto trasmettono al mio animo; un animo bisognoso di ritrovare, dopo un po di tempo, il sapore del dondolare fra curve e tornanti e sentirsi catapultati in avanti sino all'impostazione della prossima curva.
Rialzo leggermente il busto, freno e muovo nel contempo il mio corpo all'interno della traiettoria, rilascio i freni ed imposto la traiettoria ... la curva scorre con la piega voluta che determina una danza continua: mi fa stare bene.
Ma dove sono arrivato, senza aver seguito una meta ?
Sono nel mio mondo del divertimento ed è molto bello oggi starci così bene.
Oscar
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